Quando iniziare a leggere ai bambini?

La risposta potrebbe essere molto diversa a seconda di quello che intendiamo per “iniziare a leggere”. Perché se quello che vogliamo attraverso la nostra “iniziazione” alla lettura e quello di dare il via ad un processo di educazione alla lettura dobbiamo anche essere consapevoli che la lettura di un libro narrativo parola per parola arriverà più avanti negli anni rispetto al momento in cui è consigliato iniziare proporre racconti e libri. Lettura ad alta voce ed educazione alla lettura non vanno di pari passo, la prima è uno degli elementi della seconda, ma non l’unico.

Leggere al pancione

L’udito del bambin si sviluppa dalla 24esima settimana di gestazione e da questo momento suoni e voci del mondo esterno iniziano a far parte del suo vissuto tanto quanto i rumori provenienti dal corpo della madre. Numerosi studi hanno mostrato come i bambini molto piccoli siano in grado di riconoscere rumori, voci e suoni che hanno udito più spesso durante il periodo in cui si trovavano ancora dentro l’utero, è uno dei motivi per cui il bambino si calma al sentire il rumore del cuore del genitore, è il suo suono sicuro.

I rumori sono anche il primo modo che il bambino ha per inziare a percepire il mondo che lo accoglierà e le persone che faranno parte della sua vita. Per questo motivo diventano per lui molto importanti le parole dette da persone che non siano la madre, nell’ascolate quelle parole inizia a formarsi in lui una prima concezione dello spazio che lo sta aspettando.

Leggere al pancione però è importante anche per il genitore che attende il nuovo arrivo senza poter prendere parte attiva al processo di crescita inziale. In questa impossibilità di azione e interazione spesso nasce una frustrazione dovuta al sentirsi inutili e al non essere capaci di iniziare a creare una relazione con una vita che esiste già. A questo proposito, vorrei ricordare che ogni cosa che viene fatta per alleviare il peso della donna che spende le sue energie quotidiane per creare una nuova vita è tutt’altro che inutile. In ogni caso, la lettura arriva di sostegno al padre (o all’altra madre) che vuole iniziare a parlare con il bambino ma magari non riesce a trovare la strada giusta per iniziare a parlargli.

Si può scegliere un libro narrativo, una raccolta di filastrocche o semplicemente cantare. L’importante è iniziare a riempire di parole il mondo, per far sapere alla nuova vita che il mondo che c’è fuori da quel luogo caldo e sicuro in cui si sta formando ci sono persone che lo aspettano con tanto amore da dare.

Come continuare

Nei primi mesi di vita la voce dei genitori sarà una guida e una coccola. Il bambino non segue e non comprende ciò che viene letto o raccontato, ma le parole inziano a costruire il suo mondo e i libri possono essere lo strumento con cui parlare con il nuovo arrivato, con il quale alcuni genitori potrebbero far fatica a portare avanti un discorso che sembra a senso unico ma che invece per i piccol è molto importante.

Dai tre mesi in poi, quando inizierà a ricercare altro da sè per interagire sarà il momento di introdurre i primi libri, che non saranno ancora libri narrativi ma libri che rispondano alle loro esigenze di esplorazione. Si può iniziare a presentare libri tattili con alto contrasto, fatti con diversi materiali e texture o con le facce per assecondare il desiderio di scoperta; libri sicuri da essere messi in bocca e lanciati perché in questa fase saranno queste le sue principali modalità di esplorazione; libri in materiali robusti che possano far parte del suo cestino dei giochi per iniziare ad avere un primo approccio personale senza paura che le pagine diventino tanti coriandoli.

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